Il Mondiale è appena cominciato ma, ringalluzziti dall'incoraggiante successo all'esordio contro l'Inghilterra, gli Azzurri pensano già in grande per il prosieguo della rassegna iridata.
C'è gran voglia di compiere una grande impresa, nell'aria di Mangaratiba, come testimoniano le parole di Daniele De Rossi, uno dei quattro reduci della storica ed indimenticabile edizione del 2006: "Credo che l'obiettivo minimo di una nazionale come la nostra debba essere la semifinale, anche se ovviamente molto in tal senso dipende dagli accoppiamenti negli ottavi e nei quarti".
Limitando le prospettive al ravvicinato impegno col Costa Rica in programma venerdì, il romanista ha invece voluto spronare i compagni di squadra ad archiviare la pratica del passaggio del turno: "Non vanno assolutamente sottovalutati, in quanto sono più abituati di noi a queste temperature e saranno carichi dopo aver battuto l'Uruguay. Da parte nostra dovrà esserci un sano rispetto, ma teniamo presente che se vinceremo ci qualificheremo per gli ottavi. Quindi...".
Considerazioni, infine, anche sul 4-1-4-1 adottato contro gli inglesi e sul suo ruolo in nazionale: "E' un modulo bello, stile Spagna e Barcellona, che si adatta alle nostre caratteristiche ed ai ritmi bassi che il clima brasiliano impone. Io insostituibile? Nessuno lo è, e nel mio ruolo possono giocare altri 2 o 3 compagni. Personalmente, mi sento ancora giovane e forte, ed in ogni caso sinché sentirò di onorare questa maglia la onorerò".
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