Solidarietà, intanto, tra le curve d'Italia unite per il "No" al perbenismo imposto. Non è la prima volta, e probabilmente di questi tempi non sarà neanche l'ultima, fatto sta che ha avuto luogo l'ennesima manifestazione di solidarietà tra tifosi quella apparsa ieri a San Siro, per una battaglia a questo punto più viva che mai.
I tifosi nerazzurri infatti, tra i principali protagonisti delle lotte contro la Lega per i provvedimenti presi dal giudice sportivo in tema di discriminazione razziale e conseguente chiusura delle curve, hanno sostenuto e difeso i tifosi della Roma, storicamente non amici visto il gemellaggio che lega Inter e Lazio, schierandosi ancora una volta contro il presidente della lega.
Lo striscione apparso sugli spalti di San Siro infatti recitava: "Abete: 'Nessuna norma è perfettà, ma questa è proprio una barzelletta. Basta curve chiuse". La curva della Roma è stata infatti chiusa in seguito ai cori contro i napoletani per due turni, il secondo dei quali proprio da disputarsi proprio contro l'Inter. Anche se, i giallorossi sarebbero pronti a presentare il ricorso per provare a far revocare la squalifica.
Infine, consueto "no" alla moviola in campo di Marcello Nicchi, presidente dell'Aia intervenuto a Radio Anch'io Sport : "In quali casi interverrà la moviola? Quando si fermerà il gioco? Quando l'arbitro lo ritiene necessario, o quando il pallone va fuori? E chi è il proprietario dell'emittente che riprenderà la partita? E se, su un contropiere, arriva il gol? Annulliamo tutto e torniamo indietro?. Il calcio non è di proprietà di nessuno e, se lo vogliamo cambiare, cambiamogli nome, dicendo ai tifosi che andranno a vedere una partita elettronica, che si può tranquillamente seguire anche da casa".
Fabio Stante