Un flop la colletta dell'Ance per L'Aquila rugby

14 Settembre 2011   08:00  

L'impegno iniziale era di 600mila euro. Oggi, a quasi due mesi e mezzo dall'inizio della "colletta", è di appena un terzo l'ammontare raccolto dai costruttori a sostegno dell'Aquila rugby.

A fine luglio il presidente dell'Ance dell'Aquila, Gianni Frattale, si rivolge ai suoi oltre 400 associati per saldare i debiti strutturali della società neroverde e programmare la nuova stagione.

La maxi "colletta" degli imprenditori, però, non va come il previsto.

"L’entusiasmo c’è - dichiarò Frattale qualche giorno dopo il lancio della raccolta fondi - ma dobbiamo fare i conti anche con le difficoltà di ditte che si trovano alle prese con mancati incassi da parte delle pubbliche amministrazioni per lavori già effettuati e questo ci rende più difficile il compito".

Sarà. Anche se l'idea del numero uno dei costruttori aquilani creò non pochi malumori, visto che in città la società calcistica non è che se la passasse tanto meglio della palla ovale.

Ogni costruttore può contribuire con una quota che va dai 30 a 50mila euro.

Una manciata, insomma, a conti fatti, gli imprenditori che hanno risposto all'appello. Essendo stati raccolti, dal 25 luglio ad oggi, 150mila euro.

Un doppio fallimento per l'associazione dei costruttori e per il suo presidente, che nelle settimane precedenti aveva già visto andare a monte l'idea di adozione della squadra neroverde. Con il mondo del calcio sulle barricate pronto a fargliela pagare.

E chissà se le comunicazioni del presidente Frattale in cui ci si appella al buon cuore degli associati, siano arrivate anche a Gizzi e Nurzia!


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