Teramo, manca solo la matematica!

29 Aprile 2012   09:40  

Matematica, benedetta matematica !  è sempre  lei,  cruccio  a scuola e indomabile ostacolo da adulto. I freddi calcoli di classifica sono croce e delizia di chi li subisce e non  esistono antidoti per  superarli se non gli errori che palesemente farebbero torto a qualcuno. Ci si deve accontentare di  sopportarla  ed attendere che dia ragione a chi soffre, sportivamente parlando, per la sua imperturbabile  glacialità e, a dire il vero, della imparzialità. Dirigenti, tifosi, giocatori e chiunque segue il Teramo Calcio attendono pazienti, ma non si decide a sancire una vittoria meritata. Giocare con le parole può essere simpatico o antipatico, dipende dal punto di vista. E’ certo che la matematica non è influenzabile  dalle invocazioni o  dalle imprecazioni, e così il grande tifo che avvolge il nuovo comunale di Piano d’Accio  vola via confondendosi nella delusione o nella soddisfazione degli affezionati,  a secondo di quello che ha saputo fare l’amato Teramo. Recepisce fatti e sancisce,  di conseguenza,  i  loro effetti. Così sarà anche per il diavolo che dovrà attendere  il responso della gara di Atessa per dire di aver veramente vinto il campionato, se  avrà saputo conquistare  il punto che ancora manca. Emozioni  e passione  animano la nostra città: le vie principali e quelle meno, i locali più affollati del centro storico e quelli più compassati di periferia. Per un giorno   sarebbe bello che tutto si trasferisse nello stadio di Montemarcone in Val di Sangro. E’ utopia  certo, ma almeno uno spaccato farebbe  da contorno ad un evento che potrebbe essere determinante e storico. Ai tifosi  si chiede  di essere numerosi per far sentire il calore della loro presenza indispensabile in questo momento  decisivo  della stagione. I teatini  confideranno  nel solito agonismo e nella fisicità, qualità che uniranno alla forza della disperazione per  non cadere ancora più in basso . Oltre allo squalificato Mainella, mancherà  l’apporto del portiere titolare De Deo, del centrocampista Fonseca e dell’attaccante Mainone. Sembra in forse anche la presenza dell’esperto Di Camillo. Mister  Ronci, anche lui squalificato,  abitualmente adotta il modulo 4-4-2 con delle varianti  a secondo dell’avversario che si trova di fronte. Da notare che 25, dei 36 punti conquistati complessivamente, li ha incamerati in casa, per cui è tutto dire quello che aspetta il Teramo  in Val di Sangro. Non meno importante e certamente non in linea con gli interessi del Teramo sono  le ridotte  dimensioni del campo  e il fondo non in perfette condizioni.

Il Teramo, da parte sua, non ha problemi di formazione, sono tutti disponibili e agli ordini di mister Cappellacci.  Il tecnico biancorosso  al termine della  partita con il Riccione aveva dichiarato che  la squadra è leggermente in calo, condizione  peraltro fisiologica in un lungo arco di campionato, anche per la grande tensione nervosa che l’avvolge nel  momento decisivo  della stagione.

  “E’ normale che ci sia tensione”  dichiara Cappellacci “perché la partita è di quelle che da non sbagliare. Nel  pre - partita con il Riccione , per effetto delle due inaspettate sconfitte precedenti, c’era lo spavento di toppare ancora. La vigilia con l’Atessa è diversa con la consapevolezza di essere ad un passo dall’importante traguardo. La squadra è pronta a fare la grande partita”.  Il tecnico biancorosso si sbilancia nell’anticipare la formazione. Calabuig e Ferrani sarà la coppia centrale di difesa; il trio di centrocampo sarà costituito da Vitone, Borrelli e Valentini, mentre in avanti rientrerà Masini   al fianco di Bucchi e Petrella.

A questo punto le ansie e i timori lasciano lo spazio al campo che dovrà emettere la sentenza,  che tifosi, società e chiunque ha nel cuore un minimo di senso di appartenenza alla città, aspettano da quattro anni.

Forza Teramo !

(Antonio Parnanzone - ufficio stampa Teramo Calcio)


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