Scacchi, doppio scudetto per il Fischer di Chieti, campioni d'Italia nel Femminile e nell'assoluto

05 Maggio 2016   16:03  

Nei massimi campionati di scacchi a squadre, svoltisi a Civitanova Marche (MC) dal 27 aprile al 1° maggio, arriva un risultato sensazionale per la città di Chieti: l’ASD Circolo Scacchi R. Fischer Chieti realizza una storica doppietta vincendo sia la competizione assoluta, la serie A1 Master, sia la competizione femminile!

Per la società scacchistica teatina si tratta del settimo scudetto consecutivo in campo femminile, e del secondo in campo assoluto, dopo quello vinto nel 2008 ad Arvier: complessivamente nel palmares del Fischer Chieti si contano 9 scudetti vinti!

La squadra campione d’Italia femminile è composta dalla GM (Grande Maestro Internazionale) polacca Monika Socko (38 anni), dalla MI italo-russa Zimina (34 anni), dalla WFM (maestro fide femminile) Gaia Paolillo (17 anni di Barletta) e dalla CM Eugenia Di Primio, teatina doc di 31 anni.

 La squadra campione d’Italia assoluta, invece, è composta dal GM Bartosz Socko (38 anni, polacco), dal GM Axel Rombaldoni (24 anni, di Pesaro), dal GM Carlos Garcia Palermo (63 anni, italo-argentino), dal MI Denis Rombaldoni (27 anni, di Pesaro) e dal MI Luca Shytaj (30 anni, italo- albanese)

Nel femminile, il Fischer Chieti condivideva il ruolo di favorita della vigilia con Lazio Scacchi A, anch’essa formata da giocatrici di livello internazionale quali la GM Elizabeth Paehtz, la WGM Marina Brunello (ex Fischer Chieti) e le WFM Alessia Santeramo e Roberta Messina.

A recitare il ruolo di outsider, c’era il Frascati Scacchi Club, con Alexandra Buzatu e le WFM Daniela Movileanu e Desiree Di Benedetto, che si rivelerà l’ago di bilancia del torneo.

Il primo dei tre decisivi match era previsto al 2° turno tra la squadra teatina ed Frascati.

Dopo la rapida vittoria in prima scacchiera di Monika Socko con la Buzatu, Olga Zimina riusciva ad avere la meglio, di nero, sulla Movileanu in una partita molto complicata mentre, in terza scacchiera, Gaia Paolillo imponeva con sicurezza la patta alla Di Benedetto: il match terminava 2,5 a 1,5 per le neroverdi.

Nel 3° turno, nel vibrante match tra le teatine e Lazio Scacchi A, la Zimina siglava il primo punto teatino con un bella vittoria sulla Brunello; tuttavia, subito dopo la Socko non riusciva a resistere al forte attacco della Paehtz che pareggiava i conti per le laziali. In terza scacchiera la Santeramo non riusciva ad imporsi su Paolillo che, pur a corto di tempo, si difendeva e pattava determinando il pareggio nell’incontro per 1,5 a 1,5.

La svolta del campionato si aveva nel 4° turno quando la Lazio Scacchi A veniva fermata sul pareggio dal Frascati. Dopo la sconfitta della Buzatu in prima scacchiera, prima la Movileanu costringeva la Brunello alla patta e, poi, la Di Benedetto, con una bella vittoria sulla Santeramo agguantava il pareggio nel match.

Pertanto, al termine del 4° turno il Fischer Chieti, che aveva superato Lazio Scacchi B con un netto 3-0, si issava comando con un punto di vantaggio ed inizia già a sentire profumo di scudetto.

In effetti, negli ultimi due incontri la squadra teatina si imponeva senza troppi patemi sulle avversarie, con un duplice 3-0, prima con la Scacchistica Milanese poi con l’Accademia Milano, e si riconfermava Campione d’Italia in modo netto e perentorio. Sul podio salivano anche la Lazio Scacchi A, seconda classificata, e il Frascati Scacchi club, terza classificata.

In campo assoluto, ossia nella A1 Master, alla vigilia era assolutamente inimmaginabile che il Fischer Chieti potesse solo scalfire il successo della corazzata Obiettivo Risarcimento Padova, in grado di disporre di una rosa decisamente più forte sia sul piano quantitativo che qualitativo.

La società veneta, che aveva vinto lo scudetto per 5 anni di fila, aveva costruito la squadra con l’obiettivo prospettico di vincere persino la Coppa Campioni 2016, dopo aver ottenuto in essa un ottimo 4° posto nell'edizione 2015.

Padova ha uno sponsor, l'Obiettivo Risarcimento - società primaria in campo nazionale per l'assistenza delle persone colpite da casi di malasanità - che la sostiene con 100.000 euro, mentre il Fischer Chieti, da sempre, non ha, purtroppo, alcuno sponsor.

Con tale budget e strapotere economico – racconta Andrea Rebeggiani, presidente del Fischer Chieti nonché capitano delle due squadre teatine – la compagine patavina poteva vantare un organico di 10 giocatori, noi, al contrario, una rosa ristretta di 5 scacchisti.

In prima scacchiera, Padova aveva 3 stranieri di livello mondiale che si alternavano: l'israeliano Boris Gelfand (n. 19 del mondo), l'ungherese Peter Leko (n. 37 del mondo) ed il francese Etienne Bacrot (n. 41 del mondo); noi, invece, un solo giocatore, il polacco Bartosz Socko (n. 227 del mondo) che si è sobbarcato il carico di tutte le 7 partite e si è preso il lusso, nel match decisivo, di imbrigliare subito sulla patta il fortissimo Gelfand, infondendo così fiducia a tutta la squadra!

Considerate che ogni match è composto da 4 partite indipendenti su altrettante diverse scacchiere e che, quindi, ogni squadra deve schierare 4 giocatori. E, considerate che i vari match si giocano senza soluzione di continuità, perchè magari si finisce alle 13.30 la partita del mattino e alle 15.30 bisogna rimettersi a giocare per quella pomeridiana: capite bene che mentre Padova era in grado di alternare i suoi fortissimi scacchisti, per schierarli freschi e riposati, noi invece, con appena un cambio da poter effettuare, eravamo sempre in debito di ossigeno! Insomma, la nostra vittoriosa lotta con Padova ha finito per incarnare quella biblica del piccolo Davide contro il gigante Golia!”

Il cammino della squadra teatina è iniziato rispettando il pronostico nei primi due turni di gioco ove, pur con qualche incidente di percorso, ha superato le squadre di Bologna e Fano per 2,5 a 1,5.

Al 3° turno, nel match in salita contro la n. 2 del seeding WorldTradingLab Club 64 Modena, la Fischer Chieti ha iniziato a dimostrare la sua forza e la sua compattezza battendo i forti modenesi per 2,5 a 1,5 grazie alla “zampata” di Denis Rombaldoni che in quarta scacchiera, di nero, superava “in contropiede” Guido Caprio mentre le partite sulle altre scacchiere si concludevano in parità.

Nel 4° turno, i neroverdi – a punteggio pieno insieme ai patavini – compivano il capolavoro contro la “gigantesca Padova”. Il capitano Rebeggiani, con sorpresa degli addetti ai lavori, decideva di schierare in quarta scacchiera Luca Shytaj e di lasciare a riposo Garcia Palermo. “Per resistere a Padova, avevamo bisogno di giocare anche in quarta, ove avevamo il nero, una partita aggressiva, rischiando il tutto per tutto. Pensavo che Shytaj avesse le caratteristiche tecniche migliori per farlo e il risultato mi ha dato ragione.”

Come preventivato, in quarta scacchiera la sfida tra la giovane promessa italiana Francesco Rambaldi (elo 2554) e Luca Shytaj (elo 2446) diventava subito incandescente e, date le complicazioni presenti, si capiva che l’esito sarebbe stato assai incerto. Dopo 3 ore di gioco il match registrava le prime due patte: Bartosz Socko (elo 2584) con il suo gioco solido riusciva ad imbrigliare il pur fortissimo Gelfand (elo 2740, n. 19 del mondo!) e Denis Rombaldoni (elo 2467) pareggiava con Danyyil Dvirnyy (elo 2555). Nel frattempo, mentre le “fiamme” divampavano nella Rambaldi-Shytaj, Axel Rombaldoni (elo 2553), pur col il nero, otteneva in terza scacchiera una posizione chiaramente superiore contro Daniele Vocaturo (elo 2562).

 

Nel convulso finale Axel Rombaldoni, dopo aver guadagnato un pedone, perdeva il vantaggio ed doveva accontentarsi del pareggio. Tuttavia, Rambaldi, pur costretto dall’aggressività di Shytaj a difendersi in una posizione sull’orlo del precipizio, continuava a giocare per la vittoria non vedendo che Vocaturo stava per essere graziato, sicchè Shytaj riusciva a trovare lo spazio per sferrare l’attacco finale, vincere una partita fantastica e consegnare la vittoria al Chieti per 2,5 a 1,5!

Nei turni rimanenti al Fischer Chieti, con due punti di vantaggio ed avendo già battuto le squadre più forti, sarebbe stato sufficiente amministrare il vantaggio. E così, in effetti, è stato. Tuttavia, sulle scacchiere il compito non è stato assolutamente semplice sia a causa della pressione psicologica, sia a causa del ridotto organico dei neroverdi. Il momento di maggior tensione si è avuto nel match del 5° turno con la Partenopea Napoli, conclusosi in parità per 2-2 dopo una lotta vibrante. Comunque, anche negli incontri del 6° e del 7° turno con le meno quotate Accademia Milano e Euro Scacchi Perugia non sono mancate le emozioni sulle scacchiere prima che l’equilibrio si rompesse a favore dei teatini con un duplice 3-1.

 

Il Fischer Chieti consegue così il titolo di Campione d’Italia anche nel torneo assoluto, chiudendo imbattuto con 13 punti squadra, frutto di 6 vittorie ed 1 pareggio. Al 2° posto Padova con 12 punti squadra (6 vittorie ed 1 sconfitta) ed al 3° posto Modena con 10 punti (5 vittorie e 2 sconfitte).

"Siamo davvero fieri di aver conquistato questo doppio scudetto per la città di Chieti dice Andrea Rebeggiani, - portando per l’ennesima volta la nostra città alla ribalta nazionale e internazionale. Il 7° scudetto consecutivo femminile ed il 2° scudetto nell’assoluto sono qualcosa di grandioso. Quando poi si riesce a battere una squadra stellare come Padova che, non a caso, quest’anno punterà al successo in Coppa Campioni, vengono i brividi perché l’impresa è davvero eccezionale e storica.

A tal riguardo, anche noi avremmo intenzione di essere presenti a tale prestigiosa manifestazione (Belgrado, 5-13 novembre) con le nostre squadre Campionesse d’Italia, Tuttavia, per poter partecipare con onore lo sforzo economico è davvero sostanzioso e non potremo compierlo con le sole nostre forze. Pertanto, faccio appello sin d’ora alla città di Chieti e all’Abruzzo intero, ai vari enti, alle istituzioni e agli operatori economici, affinchè possano dare un fattivo contributo per sostenerci e consentire la nostra partecipazione.”


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