Rugby, Paganica in B, la gioia del sindaco Cialente

18 Giugno 2014   13:01  

"Esprimo profonda gioia per la promozione in serie B del Paganica Rugby. Un risultato giunto al termine di un campionato condotto con passione e grande determinazione, oltre che con quei valori sportivi e tecnici propri della tradizione paganichese del rugby". Cosi' il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, in una sua nota.

"Ringrazio per il loro lavoro e per il grande impegno - scrive - il presidente Virgilio Paiola e l'intero Consiglio di amministrazione che, con tanti sacrifici, portano avanti la squadra, il tecnico Sergio Rotellini, gli atleti e tutti i tifosi, che hanno sostenuto la squadra con passione.

La citta' dell'Aquila - osserva il primo cittadino - si conferma oggi capitale italiana del Rugby. Abbiamo infatti L'Aquila Rugby in Eccellenza, la Gran Sasso Rugby in serie A e il Paganica in serie B. Dietro questi importanti risultati si cela un grande lavoro. Vi sono molte squadre giovanili, un movimento rugbistico che vede centinaia e centinaia di giovani sportivi, decine di amministratori di societa' e migliaia di appassionati. Si pone, tuttavia, il problema, in un momento economicamente difficile per il nostro comprensorio, di riuscire a sostenere non solo le societa' impegnate nei loro campionati ma, anche, l'intero settore giovanile che rappresenta un caposaldo sociale e culturale, oltre che sportivo.

E' per questa ragione - sottolinea Cialente - che rinnovo, ancora una volta, l'invito all'Ance, provinciale e regionale, a sostenere lo sport aquilano, attraverso l'istituzione di un fondo etico, peraltro da loro gia' avviato, ma anche il settore sociale e quello culturale. Centinaia di imprese, infatti, molte delle quali venute da fuori citta' e fuori regione, hanno lavorato e stanno lavorando, nel nostro comprensorio, in quello che ormai, di fatto, e' divenuto il piu' grande cantiere d'Europa.

Queste imprese hanno lavorato, e continuano a lavorare, per cifre che superano i quattro miliardi di euro. Mi appello pertanto all'etica 'di azienda' affinche', nel ricostruire le nostre abitazioni, ci aiutino anche a ricostruire un tessuto sociale dilaniato, attraverso iniziative rivolte, in particolare, ai piu' giovani. Sarebbe triste - conclude Cialente nella sua nota - pensare che grandi e medie imprese che, solo all'Aquila, hanno trovato proficue occasioni di lavoro e guadagno, ritenessero la nostra tragedia come esclusiva fonte di guadagno senza fornire un, seppur modesto, contributo di solidarieta'".


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