Presentato il calendario 2011 de L'Aquila Rugby

Riprendiamoci L'Aquila e L'Aquilanità

21 Dicembre 2010   22:22  

Oggi, nell’aula conferenze della Carispaq, si è svolta la presentazione del calendario 2011 de L’aquila Rugby, calendario nato da un progetto del general mager Marco Molina e realizzato dal fotografo Roberto Grillo (il primo fotografo in Italia ad aver realizzato un calendario di rugby). “L’obiettivo – afferma il fotografo- è quello di far passare il messaggio del disagio sociale in cui L’aquila ancora versa, far conoscere una realtà che tanta gente, soprattutto di altre città, non conosce.

Molta è stata la gente che oggi si è presentata nel centro di Strinella 88, da Natalino Benedetti, vice presidente del comitato regionale della federazione italiana rugby, a molte delle vecchie glorie che hanno fatto grande questa maglia come Fulvio Di Carlo, Gianni Cicino, Massimo Mascioletti, insieme a tutta la prima squadra e all’under 20 de L’aquila Rugby.

Sono Andrea Papa (grafico) e Roberto Grillo a illustrare alla platea il calendario che, a differenza dei calendari precedenti, “esce dal campo”, non mostra cioè le classiche azioni di gioco a cui siamo abituati ma segue un percorso diverso, che mira a legare il simbolo de L’Aquila rugby e il simbolo della città de L’Aquila in un progetto comune, dare il via alla ricostruzione e alla rinascita del capoluogo abruzzese.

I 12 scatti vedono infatti come protagonisti, oltre alla prima squadra de L’aquila Rugby, soprattutto gli ex giocatori, simbolo glorioso della storia rugbystica aquilana e italiana, scatti che ripercorrono tutti i luoghi devastati dal sisma divenuti il simbolo della città e i nuovi centri di aggregazione venutisi a creare dopo il 6 Aprile.

Gennaio rappresenta l’attualità. Viene ritratta la prima squadra de L’aquila rugby davanti il progetto C.A.S.E. dove la maggior parte dei cittadini aquilani vive.

Febbraio mostra invece uno dei simboli del rugby aquilano: lo stadio dell’Acquasanta, il vecchio campo di allenamento della squadra nero verde, che doveva ospitare il primo museo italiano di rugby e che invece immediatamente dopo il sisma è stato destinato a ospitare una delle più grande tendopoli della città. Tendopoli che ha devastato campo e manto erboso, reso ormai impraticabile per ogni tipo di attività sportiva.

Marzo. Ancora protagonista l’attualità con il capitan Maurizio Zaffiri in prima linea insieme a dei bambini di una classe delle elementari. Tutti gli scolari indossano una maglia de L’Aquila rugby.

Aprile. Durante la spiegazione dello scatto la commozione e l’emozione sono visibili nei volti dei presenti. Aprile è il mese dedicato alla tragedia, al ricordo di Lorenzo “Ciccio” Sebastiani, pilone, giocatore de L’aquila rugby deceduto nel sisma: “è il dolore il messaggio che, spero, trasmetti questa pagina a tutti coloro che la guardano, perche solo attraverso il dolore rimarrà vivo il ricordo di Ciccio” afferma l’autore.

Maggio Giugno e Luglio sono le pagine dedicate ai paesi intorno a L’aquila e di cui a volte ci si dimentica. Paesi come Paganica, Tempera, Coppito. “Non è stato facile fotografare i giocatori nei loro paesi distrutti dal sisma, sopra le macerie delle loro case” afferma il fotografo Grillo.

Insieme ad Aprile, Agosto rappresenta una delle foto più toccanti. È lo scatto a Massimo Mascioletti (colpito lo scorso anno da una grave malattia), voluto fortemente nelle pagine di questo racconto rugbystico. Uno scatto che racchiude in se l’uomo, l’allenatore, il condottiero. Il giocatore più forte che L’aquila abbia mai avuto, l’esempio che centinaia di giocatori, aquilani e non, hanno cercato e cercano di emulare.

Settembre, Ottobre, Novembre vengono dedicati ai cinque scudetti nero verdi. Le foto sono ambientate per lo più in centro città, zona maggiormente colpita dal sisma. Santa Maria Paganica, S. Pietro e nel luogo simbolo della città devastata, la prefettura.

Dicembre chiude questa fantastica storia fatta di ricordi, di speranze, di ambizioni, di coraggio. Lo scatto ritrae la passeggiata sotto i vecchi portici de L’aquila di Serafino Ghizzoni, mano nella mano con il figlio più piccolo, avvolto completamente dalla maglia nero verde. Per l’autore questa è la foto che meglio rappresenta la rinascita.

ROBERTO GRILLO: “Questo calendario, insieme a quello realizzato nel 1994, dedicato a Mascioletti, sono in assoluto quelli a cui sono più legato. Questi scatti sono la voglia ed il desiderio di riappropriarsi, fotograficamente parlando, della nostra città. E’ la volontà di rivendicare il diritto di noi aquilani di fotografare la nostra città, troppo a lungo trattata da un punto di vista strettamente di immagine, in modo sconvolgente dal mondo mediatico attuale. Abbiamo ripercorso la realtà di oggi, dal Progetto Case, ai Musp, dallo Stadio di Acquasanta, al centro storico, mostrando semplicemente ciò che è la realtà attuale, senza critiche politiche a nessuno. Dopo un anno e mezzo, facendo questi scatti, vengono fuori sentimenti diversi, ancora più vivi. Il denaro ottenuto dalla vendita dei calendari, servirà per l’acquisto di un defibrillatore, strumento fondamentale sui campi di gioco per salvare vite”.

ANDREA PAPA: “E’ un calendario diverso. Non ci sono immagini realizzate sui campi di gioco, che proietta L’Aquila Rugby al di fuori del puro contesto sportivo. E’ la proiezione di un simbolo della città all’interno della società civile” 

Antonio Fidanza


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore