Come in ogni vigilia che si rispetti, anche in questa l’attesa è enorme.  Enorme quanto lo è la posta in gioco. Domenica Pescara e Verona si  giocano l’agognato ritorno in serie B. Nulla da togliere alla prima  divisione, una serie di tutto rispetto, con compagini di alto  livello. Va però detto che questa categoria è una specie di purgatorio  per le due squadre, che vantano nel loro palmares una lunga serie  di campionati tra serie A e B. In effetti suona un po’ strano vedere una  squadra come il Verona, capace anche di vincere uno scudetto nel  1984, trovarsi a giocare una finale in serie C.
 
 Purtroppo,  però, una delle due dovrà rimandare di almeno una stagione il tanto  atteso ritorno nel calcio che conta. Una delle due cadrà inevitabilmente vittima dell’inaspettato successo del Portogruaro,  che con una stagione fantastica ha soffiato il primo posto alle due contendenti.
  
 Si parte dal 2-2 maturato al termine dei novanta minuti al  Bentegodi. Un risultato che piace a tutti ma che in realtà non  accontenta nessuno. Il Pescara sa bene che un pareggio a Verona  vale oro, ma ha molto da rimproverarsi per il gol subito al 94’ minuto  da un Verona in dieci. Una vittoria nel match di andata poteva già  chiudere il discorso promozione. Dal canto suo il Verona può festeggiare  per il pareggio ottenuto in extremis che mantiene viva la  speranza, ma è anche consapevole che doveva assolutamente vincere la  partita in casa. 
 Dobbiamo inoltre tenere conto del fatto che il  Pescara, avendo concluso la stagione regolare con tre punti di vantaggio  sugli scaligeri, può giocare anche per il pareggio.
 
 Il  mister veronese Vavassori suona la carica ai suoi uomini: “Guardiamo il  bicchiere mezzo pieno, ci davano per morti un mese fa, ora siamo  vivi, vegeti e capaci di giocare le carte a disposizione fino all’ultimo  minuto. La rete di Russo fornisce chances di passare il turno,  dobbiamo crederci fortemente”.
 
 Sulla carta l’ago della bilancia  pende dalla parte dei bianco azzurri. Il Pescara non ha il solo  vantaggio del risultato di andata o del miglior piazzamento in  classifica, avrà dalla sua un intero stadio che proverà ad accompagnarla  in serie B. Domenica il pubblico pescarese può realmente  trasformarsi nel dodicesimo uomo un campo, pronto a sostenere la squadra  fino all’ultimo secondo. Quindicimila tifosi biancoazzurri da una  parte, duemila veronesi a ricordare ai propri beniamini che nel calcio  tutto è possibile. Insomma, pubblico da serie A all' 'Adriatico'. 
 
 L’appuntamento è per domenica 13 giugno alle ore 16:00 allo  stadio Adriatico. Per chi non potesse vederla dal vivo, ci sarà la  diretta su Rai sport 1.
  
 Matteo De Santis