L’Italia del basket femminile non tradisce le attese: scesa in Abruzzo
con la formazione migliore, rimaneggiata solo dai forfait di Macchi e
Alexander, la squadra azzurra ha centrato l’obiettivo. E’ l’inno di
Mameli, sotto gli occhi del presidente federale Meneghin e del numero
uno del Coni Petrucci, a risuonare nel Palaelettra di Pescara tanto
gremito quanto caldo per la mole esponenziale d’affetto da cui sono
state circondate Ballardini e compagne.
Proprio quest’ultima,
partita a razzo con 11 dei primi 13 punti italiani, ha trascinato sin
da subito il gruppo di Ticchi in vetta anche se le giovani serbe hanno
tenuto botta a lungo tanto da chiudere solo sul -3 il primo quarto. Poi
la tegola dell’infortunio di Petrovic, la giocatrice di maggior talento
tra le ex jugoslave: come se non bastasse, la nazionale azzurra ha
trovato le bombe pesanti di Masciadri (miglior marcatrice del match con
21 punti a referto), capace di spaccare in due la partita con quattro
triple dal peso specifico altissimo. Il secondo parziale, chiusosi sul
42-26, è stato il preludio alla festa: Petrovic è tornata in campo al
rientro dagli spogliatoi, ma non è bastato alla squadra di Markovic per
tornare in gioco.
Troppo forte la motivazione delle padrone di
casa, al primo grande successo della gestione Ticchi: comprensibile
così l’esultanza a fine gara, quando il tabellone ha sancito con un
netto 70-54 la conquista della meritata medaglia d’oro.
Il
capitano Franchini, premiata prima della finale con una medaglia quale
riconoscimento per le cento partite il maglia azzurra, ha espresso così
la sua soddisfazione per il successo: “Una gioia in più, ma mai mi
sarei aspettata di festeggiare in questo modo un traguardo così
prestigioso. L’entusiasmo stavolta era diverso, abbiamo conquistato un
titolo che ci ripaga dopo anni di sacrifici”.
Il regista in
campo, Pastore, è tra le più scatenate nei festeggiamenti: “Il livello
rispetto all’Europeo qui era più basso, tuttavia meritavamo questa
rivincita e vincere in casa è doppiamente bello. Una festa voluta e
trovata”.
La chiosa finale è di coach Ticchi: “Il movimento
femminile è in crescita, lo avevamo dimostrato all’Europeo e qui
abbiamo coronato un percorso iniziato due anni orsono: ringrazio il
presidente Meneghin per la sua presenza, ci è sempre stato vicino e
questa vittoria è anche sua”.
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