La salvezza nero verde nelle parole del mister

Massimo Di Marco parla della stagione

19 Aprile 2011   16:25  

L’Aquila rugby, come è ormai ampiamente risaputo, anche la prossima stagione giocherà il campionato di eccellenza. La soddisfazione non può che colorare le restanti gare di questo torneo e permettere uno sguardo sereno al futuro immediato e, magari, anche leggermente più avanzato.

Adesso, a due partite dal termine, è il momento dei bilanci e dei calcoli. Il primo allenatore nero verde, Massimo Di Marco, sembra avere le idee chiare sul passato, mentre cerca di addentrarsi nel futuro di questa squadra.

-Quanta soddisfazione c’è in questo momento e quali erano le sue aspettative ad inizio stagione?

Le aspettative erano quelle di fare un campionato come quello che è stato disputato. All’inizio c’erano poche certezze e molti problemi logistici per i quali siamo stati costretti a cominciare tardi. Queste problematiche iniziali non hanno certo aiutato i ragazzi che sono stati pesantemente penalizzati.

-I giocatori acquistati a metà stagione, penso a Loki Crichton, Brett Stapleton, Nicholas Johnson e anche gli altri, sono cresciuti costantemente. Quale è stato il loro contributo alla salvezza?

Sicuramente hanno avuto un grande impatto. Stiamo parlando di giocatori di grande qualità che all’interno del gruppo hanno portato qualcosa di altamente positivo. Ma è stato importante anche il recupero di Gatti, grazie al quale abbiamo sistemato molte cose in touche. Ma la realtà è che ognuno dei ragazzi, nessuno escluso, ha fatto il proprio dovere, anzi, forse, anche qualcosa in più.

-Infatti si potrebbe dividere la stagione aquilana in due parti. Da Gennaio in poi L’Aquila ha cominciato a giocare meglio, dimostrando anche di poter aspirare a qualcosa in più.

Si, siamo cresciuti molto. Eravamo partiti da una situazione di emergenza. Il nostro era un cantiere aperto e, strada facendo, siamo riusciti a migliorare per centrare l’obiettivo. Rinfoltendo la squadra siamo riusciti a fare lavori diversi che prima non potevamo permetterci. Abbiamo seguito un assetto diverso che ci ha fatto bene.

-Partendo da queste basi, a cosa si può puntare per la prossima stagione?

Io non posso rispondere a questa domanda. Innanzi tutto perché ora come ora non so se ci sarò ancora alla guida della squadra. Quindi non posso fare previsioni. L’unica cosa che auspico è che questi giocatori rimangano in squadra, perché se si dovesse ricominciare da zero anche il prossimo anno sarà davvero difficile. Non dimentichiamoci che, molto probabilmente, il posto del Venezia verrà preso dal Calvisano. Questo renderà il prossimo torneo molto più complicato rispetto a quello attuale.

Matteo De Santis


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