L'Aquila, il cambio di modulo non ha giovato. Addio ai sogni di gloria?

01 Marzo 2015   07:07  

E' decisamente iniziato come peggio non avrebbe potuto il tour de force dell'Aquila, che con la netta sconfitta per 3-1 in casa della Lucchese ha messo ulteriormente in discussione l'obiettivo minimo stagionale di raggiungimento dei play-off.

Alquanto deficitaria è parsa di per sé la condizione fisica gli uomini di Nunzio Zavettieri, oltretutto sembrati duramente colpiti sul piano psicologico dal vantaggio dei toscani dopo pochi secondi di gioco, ed è lecito ipotizzare che le scorie dei due turni forzati di riposo per maltempo tra fine gennaio ed inizio febbraio non siano ancora state del tutto smaltite.

Contro la Lucchese, tuttavia, il deficit è parso ulteriormente ingigantito da una difesa un po' troppo ballerina, forse disabituatasi a giocare a quattro dopo aver ben assimilato il passaggio a tre con l'avvento in panca di Zavettieri e protagonista di numerose indecisioni al cospetto dei toscani e, in particolare, di Forte, autore delle tre reti che hanno deciso il match, tutte in un modo o nell'altro facilitate dalla scarsa reattività di capitan Marco Pomante e compagni di reparto.

Alquanto scarno anche l'apporto fornito da centrocampo ed attacco, entrambi palesemente poco ispirati e precisi. Poco più che illusorio, a conti fatti, è da ritenere il gol del momentaneo 2-1 dello stesso Pomante, cui ha fatto seguito un forcing generoso ma nel complesso abbastanza scarno.

L'Aquila era attesa ad un appuntamento con la vittoria, ed invece ha buttato al vento una nuova occasione per riavvicinarsi alle zone nobili della classifica. I sogni di gloria forse non sono ancora compromessi del tutto, ma ora per raggiungerli i rossoblù non si potranno più permettere passi falsi, ma se mercoledì con il Pontedera il bottino non sarà pieno, potrebbero diventarlo, ed allora solo clamorosi ribaltoni della concorrenza potrebbero riaprire la corsa.

Lorenzo Ciccarelli


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