Dopo due vittorie consecutive, L’Aquila è pronta a difendere ancora la vetta dagli attacchi di Perugia e Catanzaro. Quella di oggi al “Fattori” sarà una vera e propria prova del nove per la truppa di Ianni, dal momento che arriverà la quinta della classe, la temibile Vigor Lamezia.
“Stiamo dimostrando di meritare la leadership –dichiara il direttore generale Fabio Guido Aureli- e vogliamo confermarla dinanzi ai nostri tifosi. Sappiamo che sarà difficile, affronteremo una squadra attrezzata per i play-off e che come noi può contare su una difesa di ferro, ma ce la metteremo tutta per non deludere le aspettative”.
Le assenze di cinque pezzi da novanta come Garaffoni, Ruggiero, Cunzi, Carcione e Giglio amplificheranno non poco le insidie del big-match odierno. “Il mister –spiega Aureli- saprà certamente trovare le giuste soluzioni e quindi sono convinto che riusciremo comunque a fare una grande prova. Se firmerei per il pari? Assolutamente no, in questa fase del campionato è giusto giocarsela a viso aperto senza accontentarsi, anche se non nascondo che accetteremmo il punto di buon grado”.
Il dg rossoblù si aspetta una risposta importante anche da parte del pubblico. “Se si escludono le gare contro Aversa e Melfi –commenta- non possiamo assolutamente lamentarci dell’affluenza e del calore che riceviamo tra le mura amiche. Oggi, però, ci aspettiamo qualcosa in più nonostante il turno infrasettimanale: d’altronde credo che questa società e questo splendido gruppo di calciatori meritino il meglio perché stanno riportando il grande calcio in città”.
Per quanto riguarda l’undici titolare, scelte praticamente obbligate per mister Ianni: coppia centrale inedita composta da Prizio e Blaiotta, in mediana agiranno Capparella, Campinoti (quest’ultimo preferito all’acciaccato Agnello) e Perfetti, mentre in avanti spazio al tridente Improta-Colussi-Pietrella con Pianese pronto a subentrare nella ripresa.
Ecco la probabile formazione:
Testa, Simoncini, Prizio, Blaiotta, Piccioni, Campinoti, Capparella, Perfetti, Improta, Colussi, Pietrella.
Danilo Rosone