Tutto tace sul fronte societario. Il contrario sul versante  sportivo. Così si potrebbe riassumere il momento che sta vivendo in  questi giorni L’Aquila Calcio. Ma andiamo per ordine.
Solo qualche tempo fa il presidente Gizzi aveva  annunciato le proprie dimissioni manifestando la volontà di vendere la  società; all’ appello ha prontamente risposto Vincenzo Angeloni, ex  patron della Valle del Giovenco, interessato a rilevare l’ intero  pacchetto di quote insieme ai soci Stronati e Gianni, compagni d’  avventura anche in quel di Siena e Pescina. L’ offerta, a quanto è dato  sapere, è stata chiara: rilevamento del club con tanto di possibilità  per l’ attuale presidente Elio Gizzi di rimanere in qualità di  presidente onorario.  
Nel frattempo si è fatta strada anche una pista tutta  aquilana: un gruppo costituito da tre o quattro imprenditori e da un  noto professionista, pronti a rilevare la società allargandone la base.  Si starebbe lavorando all’ ipotesi in gran riserbo, essendosi il gruppo  dettato le proprie condizioni: regole chiare ed organizzazione  dirigenziale cristallina, con tanto di redistribuzione delle cariche  sociali. L’ obiettivo sarebbe quello di trasformare l’ ASD L’Aquila  Calcio in S.r.l., condizione necessaria per l’ ingresso di qualsiasi  imprenditore interessato. Ad ognuno, in poche parole, oneri ed onori in  base a ciò che versa, senza correre il rischio di ritrovarsi padrone di  nulla pur avendo investito capitali. Una condizione gradita anche agli  attuali soci Taffo e Nurzia.  
Ma l’ ultima parola, si sa, spetta al presidente Gizzi.  Nicchia, indugia, prende tempo. L’ impressione è che alla fine ogni  offerta cadrà nel vuoto, con lo stesso asset societario al timone anche  l’ anno prossimo. Tanto che, mentre su un versante sembra perdurare l’  incertezza del futuro societario, con il titolo di un club che nessuno  chiarisce essere in vendita o no, dal punto di vista tecnico L’ Aquila  si muove, eccome.
Di Nicola (nella foto), che tempo fa aveva chiarito di voler rimanere solo  in presenza di un budget molto consistente e per chiare ambizioni di  vittoria, è stato confermato. Significa che Gizzi & co hanno  garantito un certo impegno di spesa? Non è dato saperlo. Ma nel  frattempo l’ attivo consulente di mercato rossoblu si sta già muovendo,  aprendo un valzer di consultazioni solo per il momento informali. Fin  quando non si arriverà al primo di luglio nessun tesseramento potrà  essere depositato, ma sulla parola saranno confermati quattro giocatori:  Nicola Di Francia, Davide Ruscitti, Michele Pietrella e Totò Sparacio.  Dei fuoriquota, invece, poco o nulla rimarrà: Cavasinni è destinato alla  serie C, gli ’88 e gli ’89 non rientreranno più nella regola per la  stagione 2010/2011, quindi gli unici che potrebbero rimanere potrebbero  essere Serafini (’90) e Bontà (‘91). Per sostituire Modesti, invece, Di  Nicola è sulle tracce di Andrea Testa, giovane portiere classe ’91  attualmente al Morro d’ Oro. Per gli altri reparti, invece, i nomi che  si rincorrono sono tutti importanti: Garaffoni per la difesa, Monti per  il centrocampo e Miani per l’ attacco. Ma Ercole Di Nicola, si sa, è  maestro nel depistare. In attacco, per esempio, è molto più probabile  che arrivi Gabriel Leccese, argentino del Luco Canistro, che lo stesso  Miani inseguito dalla Samb. Così come per la panchina, nonostante la  rosa di nomi messa in circolazione (Ammazzalorso, Pierini, Paolucci,  Graziani) le cose sembrano già fatte: sarà molto probabilmente Daniele  Amaolo, attuale tecnico dell’ Angolana e vincitore della serie D a Morro  nella stagione 2003/2004, a guidare i rossoblu nella prossima  avventura. Sempre che in società rimangano così le cose.
 
Alessandro Fallocco