“Abbiamo vinto e convinto – le prime parole di Ercole Di Nicola – Il silenzio? Troppe voci, troppe critiche. Lo abbiamo scelto per far concentrare i ragazzi ed è confermato anche per questa settimana. Oggi siamo stati superiori in tutto e per tutto e speriamo sia l’ inizio di una lunga stagione. E’ stata la prima partita con tutta la squadra al completo ed i risultati credo si siano visti. Come non bisogna fare drammi per un pareggio domenica scorsa, oggi non possiamo cantar vittoria. Graziani? Noi andiamo avanti col nostro progetto tecnico, ben coscienti che questa società vuole i risultati che merita. E dovranno arrivare, perché quest’ anno ci sono tutte le premesse per fare bene e non possiamo compromettere un’ altra stagione.”
“L’Arzanese aveva 7 punti, se non ha fatto una gran partita credo che il merito sia stato dell’ Aquila – continua Di Nicola – Ci tenevo particolarmente, perché l’ anno scorso i nostri guai sono iniziati proprio con la vittoria gettata alle ortiche con l’ Arzanese. Oggi è stata tutt’ altra partita, speriamo di poter iniziare un nuovo cammino proprio da questa partita. Adesso tocca a noi. Ciotola ha disputato una grandissima partita, Carcione l’ ho rivisto ai suoi livelli. Ma oggi mi è piaciuto il comportamento in generale della squadra. Quando si avverte un calo nella ripresa è perché in settimana o si lavora poco o si lavora tanto – ha continuato Di Nicola sull’ aspetto fisico - In questi giorni abbiamo scaricato un po’ la squadra ed i risultati si sono visti. Significa che si stava lavorando molto dal punto di vista atletico e che la squadra uscirà alla distanza. I terzini? Qui c’ è il brutto vizio di giudicare un giocatore con due giornate. Oggi i nostri fuoriquota hanno dimostrato di essere all’ altezza della categoria.”
“Conoscevamo la forza dell’ Aquila e avevo chiesto ai ragazzi di imprimere grande ritmo alla gara – spiega mister Rogazzo in sala stampa – Una sconfitta qui ci può stare, ma mi da fastidio perdere in questo modo. Troppa superficialità in mezzo al campo, troppi passaggi sbagliati. Per competere contro certi organici o la metti sul piano della cattiveria agonistica, altrimenti escono i limit di una squadra che si deve salvare. Avevamo preparato la partita in un modo, l’ abbiamo giocata in un altro. Abbiamo sofferto troppo sugli esterni e anche dal punto di vista della qualità. Ora dobbiamo ripartire da nostri errori per ritrovare l’ umiltà necessaria a salvarci. Forse abbiamo speso troppe energie mentali per aver fermato la Salernitana. L’ Aquila? Lotterà per la promozione.”
Finale ricco di tensione tra le due squadre sia in campo, sia negli spogliatoi. Qualche scaramuccia tra giocatori c’ era stata già all’ imbocco del tunnel dopo il triplice fischio finale. Poi però sembrava esser tornata la calma. E invece quando le squadre sono tornate ad incrociarsi all’ uscita degli spogliatoi, si è riacceso un parapiglia piuttosto animato. Con l’ Arzanese, d’ altronde, qualche ruggine era rimasta dall’ anno scorso, quando dal 2 a 0 del primo tempo i biancocelesti acciuffarono un insperato 2 a 2 mandando su tutte le furie ambiente e giocatori. Oggi evidentemente qualche vecchio rancore deve aver fatto il paio con una partita giocata con fin troppa scioltezza da parte dei rossoblù ed il nervosismo è tornato a farla da padrone. Scazzottata vecchio stile tra vari giocatori, alla fine ne ha fatto le spese uno steward che è intervenuto nel tentativo di calmare gli animi e che invece ha riportato una contusione sulla testa.