Gran Sasso Rugby campione d'inverno. Pierpaolo Rotilio: la differenza la fa la grinta.

intervista al coach della Gran Sasso

09 Gennaio 2012   12:32  

Dieci vittorie e un pareggio: la Gran Sasso Rugby domina in Serie B ed è davanti a tutti. Domenica comincia il girone di ritorno con la sfida diretta di Palermo. Il gruppo è solido e in città cresce l'entusiasmo. Pierpaolo Rotilio, coach della Gran Sasso, ci spiega i segreti del successo del 15 di Villa Sant'Angelo.

-Cominciamo da ieri. Gran Sasso campione d'inverno. Soddisfatti?

Siamo molto soddisfatti e contenti di questo primo traguardo. Era una cosa a cui tenevamo molto e non possiamo che esserne felici. Poi in realtà ogni partita è importante, soprattuto se si è capolisti. Abbiamo scoperto che quando affronti una squadra da prima in classifica, gli avversari si impegnano il doppio per cercare di fare uno sgambetto per interrompere la serie positiva. Non è facile essere primi.

-Però è bello..

Ovviamente ci piace essere lì.

-Quanto lavoro c'è alle spalle di questi bellissimi successi?

Molto lavoro e molta dedizione. E' un progetto a medio termine. Noi abbiamo cominciato a preparare questa stagione dal Febbraio scorso e ora devo dire che nessuno è stupito dei risultati che stiamo ottenendo perchè era quello che ci aspettavamo.

-Tornando al primato e alla tensione che ne consegue, come la sta gestendo la squadra?

Come detto la tensione è alta, anche perché è una situazione nuova per tutti noi. Devo fare però i complimenti ai ragazzi. Quando parliamo di tensione, ci riferiamo più che altro al nervosismo che può comparire in campo durante un match che prende una brutta piega, ma la squadra ha sempre reagito bene. Prendiamo la partita di ieri. Siamo stati sotto per 60 minuti, ma siamo rimasti tranquilli e non abbiamo mai perso la calma. Alla fine abbiamo vinto. Credo che questo sia il risultato del perfetto connubio tra i giocatori giovani che stanno crescendo e quelli più esperti che gestiscono meglio il nervosismo.

-Dal punto di vista mentale, quindi, la squadra è preparata. Da quello fisico?

Abbiamo qualche piccolo problema legato alla stagione invernale. Non è facile allenarsi su campi gelati e a temperature estreme. Ma anche sotto questo punto di vista ne guadagna la forza mentale del gruppo. Migliora la tempra e poi ci si trova avvantaggiati quando incontri gli avversari in giornate con temperature sotto 0. Quest'anno abbiamo aumentato il numero degli allenamenti settimanali, portandoli da 3 a 4 e la differenza si vede. Poi in realtà la preparazione atletica è importante ma non è tutto in una squadra. Sono convinto che la preparazione da sola non può farti vincere una partita, ma è senza dubbio uno di quei fattori che può farti perdere.

-Domenica lo scontro diretto con il Palermo. Che partita sarà?

Sarà senza dubbio importante. Il Palermo arriva molto più riposato di noi e con l'infermeria vuota (ndr. Il Palermo ieri non ha giocato. Avrebbe dovuto incontrare la Neroniana Anzio che si è ritirata dal torneo). Noi siamo un po' acciaccati e abbiamo qualche infortunato, ma la rosa è ampia ma non è un problema grosso. In tutta la mia carriera ricordo che le vittorie più belle sono quelle arrivate con formazioni rimaneggiate. La differenza la fa la grinta e noi ne abbiamo tanta.

Matteo De Santis


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