BUDAPEST - Le parole di delusione e rabbia scritte sui social dall'atleta teramana Gaia Sabbatini hanno suscitato un'onda di empatia e sostegno. Dopo essere rimasta fuori dalla finale dei 1500 metri nei Mondiali di Atletica a Budapest, la giovane speranza azzurra ha condiviso i suoi sentimenti e le sue riflessioni sulla gara, affrontando anche coloro che l'hanno criticata.
"Devi andare forte!" "Devi dimostrare quanto vali!" "Non puoi deludere nessuno!" "Devi arrivare in finale!". Sono stati questi i pensieri controproducenti che ho avuto prima della semifinale, ha scritto Sabbatini, rivelando i dubbi e le pressioni che la hanno accompagnata prima della gara. Con umiltà, ha ammesso di aver vissuto male l'evento e di provare delusione soprattutto verso se stessa.
L'atleta, che aveva cambiato il suo approccio alle gare per godersi il momento e superare un infortunio di febbraio, ha confessato di aver sentito la pressione delle aspettative elevate e di essere stata bloccata da un pensiero fisso: "O vai in finale o niente".
La delusione è palpabile nel suo messaggio, ma Sabbatini non intende abbattersi: "La rabbia è tanta e sono sicura che la sfrutterò per il futuro. Nulla è perduto, questa esperienza mi ha insegnato TANTISSIMO".
Non si è risparmiata nel criticare coloro che, invece di dimostrare comprensione, hanno riversato cattiveria nei suoi confronti attraverso i social media: "E voi leoni da tastiera fatevi un bel bagno di bontà e di autocritica perché siete di una cattiveria disumana". Con un messaggio di resilienza e determinazione, ha concluso: "Vola solo chi osa farlo e io sono pronta ad osare"."
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