Europei di Bridge, Accuse Infamanti per il Team Italiano

17 Settembre 2015   05:48  

Scoppia la bomba sul bridge mondiale. Gli italiani Fulvio Fantoni e Claudio Nunes, coppia di assoluto rilievo internazionale, sono stati accusati di aver imbrogliato agli Europei in Croazia dove sono arrivati secondi. I due, che nella competizione rappresentavano il Principato di Monaco, avrebbero fatto segnali con le carte. Per ora è solo un’accusa ma gli indizi sono pesanti. Fantoni e Nunes giocano dal 2009 con la nazionale di Monaco, ma sono tesserati anche per la Federazione Italiana, un’ombra che si proietta su tutto il mondo del Bridge.

Fantoni e Nunes, una dozzina di volte campioni del mondo della specialità fra tutti e due, sono stati accusati dal campione norvegese Boye Brogeland, con un metodo quasi banale: se uno dei due membri della coppia piazzava una carta in verticale sul tavolo, significava che aveva una buona carta di quel seme in mano; se la poneva sul tavolo orizzontalmente, voleva dire che non ne aveva.

"Il bridge è lontano anni luce da questo fenomeno che purtroppo non è solo italiano -dice Giovanni Medugno, presidente della Federazione Italiana Gioco Bridge spiegando la posizione della Federazione sul caso- teniamo conto del fatto che per ora è un'accusa e non una sentenza ma abbiamo aperto, come la European Bridge League, un fascicolo alla Procura Federale sui fatti e stiamo seguendo passo passo gli avvenimenti".

"La nostra Disciplina conta circa 25.000 tesserati che affrontano le competizioni con lealtà e socialità, è nel mondo scolastico e universitario, accompagnando il percorso formativo degli studenti, e i nostri atleti juniores sono reduci da un bottino di medaglie di assoluto valore in campo internazionale. Sono estremamente dispiaciuto -continua Medugno- che l’attenzione dei media sul nostro Sport sia così attenta in queste circostanze e sia totalmente assente di fronte a risultati agonistici di valore o a candidature che porteranno in Italia eventi internazionali straordinari".

"Tutto ciò premesso la posizione della Federazione è molto ferma e determinata nel combattere il fenomeno, -continua Medugno- prendiamo dunque le distanze dal concetto stesso di artificio, chiunque ne sia responsabile. Se le accuse saranno provate è nostro auspicio che la Giustizia Sportiva si dimostri rapida ed estremamente severa, questo per il bene di tutti".


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