Diego Costa è pronto. A pochi giorni dall'esordio mondiale, l'attaccante dell'Atletico Madrid ha pienamente recuperato dalla lesione al bicipite femorale che lo ha condizionato nell'ultimo mese. Rimbalza, però, qualche polemica: l'attaccante ispano-brasiliano dal ritiro di Washington si toglie qualche sassolino dalla scarpa verso i connazionali che lo accusano di 'tradimento’. "Scolari non mi ha mai chiamato al telefono, l'unico ct con cui ho parlato è stato Del Bosque, che si è preoccupato di me, mi ha invitato a mangiare e mi ha fatto sapere che contava su di me - spiega - Sono molto felice perchè qui mi hanno accolto come un fratello. Sono e mi sento brasiliano e questo non cambierà ma voglio vincere il Mondiale con la Spagna. Se questo non dovesse succedere, allora tiferò per il Brasile".
Prontamente arriva la risposta del Ct del Brasile Felipe Scolari :"Lo stavo per chiamare per la Coppa del Mondo, Sbagliavo? Non lo so, ma sarebbe stato qui per giocare per il Brasile. Gli ho parlato un paio di volte di questo, ma il problema è che ci sono tanti interessi dietro a tutto. La cittadinanza spagnola ha aperto a Diego Costa le porte in Europa".
Fatto sta che Diego Costa, dunque, ha voltato le spalle alla Seleçao, ha deciso di giocare con la Spagna. Il paradosso è che ora rischia di affrontare il Brasile, paese natale e squadra con la quale ha debuttato appena qualche mese fa (marzo). Proprio a casa sua.
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