Chieti, Bellia lancia un ultimatum: "Novità entro 10 giorni o lascio"

"Io sempre solo, per ripartire è necessario essere tutti uniti"

24 Maggio 2014   13:16  

Si profilano giorni di passione per le sorti del Chieti, almeno a giudicare dalle affermazioni che il presidente del club Walter Bellia ha rilasciato stamani in una conferenza stampa indetta negli uffici della "Se.a.b.".

In numero uno del sodalizio neroverde è stato chiaro: da solo non ritiene di essere più in grado di assicurare un futuro roseo alla squadra, e chiede a gran voce che altri soggetti entrino ad affiancarlo.

"La stagione era iniziata male e pirtroppo è finita ancora peggio, con un aretrocessione che è stata un colpo durissimo sia per me che per l'intera dirigenza" - ha affermato Bellia - "giunta per di più inaspettata nell'anno in cui abbiamo speso di più. Una dimostrazione, col senno di poi, che la politica dei giovani paga sempre".

Entrando poi nel vivo del futuro prossimo, Bellia ha voluto chiarire il suo pensiero senza lesinare di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Chieti merita sicuramente di disputare la prossima Serie D, ma date le difficoltà che la mia azienda sta attraversando in quest'ultimo periodo non me la sento più di investire nel calcio, o almeno non da solo. Questa piazza parla molto, forse troppo: secondo alcuni ho usato i soldi del Chieti per le mie aziende, mentre invece ci ho solo rimesso, sempre da solo o quasi".

L'attenzione, come ovvio, si è poi immediatamente spostata sulla cordata di imprenditori interessata ad entrare nel club: "Ribadisco: ben vengano eventuali persone disposte ad entrare in società. Ne ho parlato con l'ex presidente Giustino Angelone, anche se avrei preferito ne avesse parlato prima con me anziché con la stampa, e si tenga presente che la piazza vuole rassicurazioni in tempo brevi, e che per disputare una D ai vertici è necessario investire, magari coinvolgendo tutte le componenti del tessuto: l'amministrazione, gli imprenditori, gli stessi tifosi".

Infne, quello che ha il sapore di un vero e proprio ultimatum: "I programmi si stilano in base alle disponibilità, e ad oggi, da solo, io sono orientato a lasciare. Se entro dieci giorni non si smuoverà nulla e non avrò risposte, non iscriverò il Chieti. Ho parlato col sindaco, ha detto che farà il possibile".

Non più sole parole, dunque, ma fatti, con la conseguenza che la palla passa ora in mano a questa cordata di imprenditori interessati. Il tempo però stringe, nè la piazza intende rivivere una nuova estate di passione.

Lorenzo Ciccarelli


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