Campitelli e il Teramo, che cavalcata! Dalla Promozione alla B in 7 anni

Donnarumma-Lapadula migliore coppia gol d'Italia

04 Maggio 2015   10:13  

I successi sono sempre frutti assai dolci da raccogliere e gustare, ma di certo lo sono ancor di più quando giungono almeno in parte inattesi, senza essere stati indicati all'inizio come obiettivo dichiarato e da raggiungere a qualsiasi costo.

Senza alcun dubbio questo è il caso del Teramo, che grazie alla vittoria per 0-2 in casa del Savona ha legittimato una straordinaria cavalcata, centrando dopo ben 102 anni di storia la prima storica promozione in Serie B, e regalando una gioia immensa e senza precedenti ad un'intera città che, da sempre, respira calcio.

Un successo forse non programmato, ma probabilmente nemmeno giunto poi tanto per caso, quello dei biancorossi, frutto di un insieme di tanti fattori. In primis, un plauso è d'obbligo nei confronti del presidente Luciano Campitelli, colui che nel 2008 aveva raccolto i cocci di una società fallita, e che si apprestava a ricominciare dalla Promozione.

Imprenditore nel settore dolciario, Campitelli dimostrò da subito di essere un dirigente di quelli ambiziosi, di quelli che difficilmente tendono ad accontentarsi ed anzi, una volta raggiunto un obiettivo, iniziano già a pensare al successivo: nel 2009 arrivò al primo tentativo la promozione in Eccellenza, nel 2010 fu altrettanto con la Serie D e, due anni dopo, il ritorno in Seconda Divisione (C2). Da lì altre due stagioni per riagguantare la vecchia Serie C (Lega Pro), ed il 2 maggio 2015, ossia 7 anni dopo l'inizio della sua avventura dirigenziale, Campitelli ha potuto festeggiare la storica prima promozione in B del sodalizio biancorosso.

A lui si devono la passione, gli investimenti e, ultime ma certo non meno importanti, le felici intuizioni di farsi affiancare da professionisti quali il ds Marcello Di Giuseppe ed il tecnico Vincenzo Vivarini, grandi lavoratori e profondi conoscitori di calcio, bravi rispettivamente ad allestire una rosa completa in tutti i reparti e ad amalgamarla tatticamente come meglio non si sarebbe potuto. In altre parole, i veri e propri co-artefici della spledida cavalcata verso la serie cadetta, con ben 24 risultati utili consecutivi tra l'11° e la 34° giornata.

Ciliegina sulla torta, senza ombra di dubbio, l'arrivo nel capoluogo aprutino di Alfredo Donnarumma e Gianluca Lapadula, entrambi classe '90, giunti in punta di piedi nonostante buone stagioni passate e rivelatisi la vera arma in più del Diavolo, toccando ad una giornata dalla fine quota 21 reti ciascuno e risultando la migliore coppia gol nell'intero panorama dei campionati professionistici italiani.

Senza dimenticare altri elementi preziosissimi come il portiere Tonti, i difensori Speranza (capitano), Caidi e Perrotta, i centrocampisti Amadio, Cenciarelli, Di Matteo, Di Paolantonio e Masullo, e numerosi altri, come il bomber di scorta Andrea Bucchi, che sono sembrati fatti apposta per il 3-5-2 di Vivarini.

La mente di Campitelli, come lui stesso ha confermato, è ora già proiettata alla prossima stagione, sin da quando il pullman della squadra è tornato in città alle 2:20 di domenica mattina, accolto da circa 4.000 tifosi in delirio e pronti a sognare nuovi traguardi. L'obiettivo del prossimo anno? Di certo la salvezza, ma come abbiamo potuto constatare negli ultimi 7 anni il patron biancorosso non è tipo da fermarsi ed accontentarsi...


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