Calcioscommesse, Catanzaro, deferiti 29 club e 52 tesserati

06 Novembre 2015   18:18  

La Federcalcio ha reso noto che la Procura Federale, esaminati gli atti di indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro ed espletata l'attivita' istruttoria in sede disciplinare, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale - Sezione Disciplinare 29 societa' tra Serie B (Livorno), Lega Pro, Dilettanti e campionati di Eccellenza di Campania, Calabria, Puglia e Sardegna, oltre a 52 soggetti riconducibili alle societa' in questione.

La terra di mezzo del calcioscommesse di nuovo alla sbarra, deferimenti a pioggia dalla Serie B ai Dilettanti.

Tutti emessi oggi dal pm federale, Stefano Palazzi, completando cosi' gran parte del residuo rimasto riguardo l'inchiesta di Catanzaro gia' assolta in una prima tranche la scorsa estate con il caso Catania e squalifiche e penalizzazioni a pioggia dalla Lega Pro alla Serie D.

In tutto si tratta di 27 partite ritenute dal pm federale oggetto di combine, di cui due di Serie B: Livorno-Brescia del 24 gennaio 2015, Catania-Crotone del 16 febbraio 2015.

Per quanto riguarda la prima presunta combine, le accuse sono tutte rivolte all'ex ds dell'Aquila, Ercole Di Nicola (gia' inibito per 2 anni nel corso del precedente processo estivo) "perche' - si legge nel deferimento - venuto a conoscenza dell'alterazione del risultato della gara non provvedeva a denunciare l'illecito alla Procura Federale della Figc" e "per aver ceduto, dietro compenso in denaro, l'informazione dell'alterazione del risultato della gara a un gruppo di stranieri agevolandone cosi' le scommesse".

Deferito il club L'Aquila per responsabilita' oggettiva e la societa' Livorno per responsabilita' presunta "per l'illecito sportivo commesso a proprio vantaggio da persone a essa estranee".

Un capo d'accusa leggero e indipendente dalla societa' toscana, tanto che il club di Spinelli non dovrebbe rischiare punti di penalizzazione, forse solo una piccola ammenda.

Lo stesso Di Nicola risulta coinvolto nella presunta combine Catania-Crotone per "la violazione dei principi di lealta', correttezza e probita' di cui (art. 1 bis, comma 1 Cgs) "per aver posto in essere attivita' al fine di ricercare finanziatori, poi non reperiti stante l'impossibilita' di offrire loro garanzie, al fine di alterare il risultato".

Anche in questo caso l'Aquila alla sbarra per responsabilita' oggettiva.


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