Brasile "obbligato" a vincere il Mondiale. Marin: "Se non ci riusciamo andremo all'inferno"

"Proteste? Strumentalizzazione politica"

09 Giugno 2014   23:46  

La favorita d'obbligo dell'imminente Mondiale non può non essere il Brasile padrone di casa, che proprio per il fatto di ospitare la prestigiosa rassegna si ritrova di fatto "condannato" a vincere la Coppa del mondo.

Non sono previste alternative alla vittoria di quello che sarebbe il sesto titolo iridato. Anche un secondo posto sarebbe consifderato un fallimento, come si può evincere anche dalle dichiarazioni che il presidente della Federcalcio verdeoro, Josè Maria Marin, ha rilasciato al quotidiano O Globo a pochissimi giorni dal debutto della Selecao contro la Croazia.

"In questo momento il Brasile è ancora in purgatorio" - ha affermato Marin - "e se dovesse vincere andremmo in paradiso. Nessun brasiliano accetterebbe un risultato diverso, per cui se non dovessimo vincere la Coppa andremmo tutti all'inferno".

Dopo tali dichiarazioni dal sapore vagamente "dantesco", il presidente della Cfb si è poi sofferamto sulle proteste sociali che, da alcuni mesi, stanno surriscaldando la situazione nel paese. "Nessuno ostacolerà la manifestazione" - ha affermato Marin - "e le proteste degli ultimi tempi potrebbero essere strumentalizzate in conseguenza del voto del prossimo ottobre".


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