Azzurri al Mondiale, qualche chance in più per Rossi e Cassano. Il medico: "Stanno bene"

Continuano, in quel di Coverciano, i test di allenamento dei 30 (31 se si conta anche Mirante, ufficalmente reclutato come riserva dei portieri) preconvocati del ct Cesare Prandelli in vista dell'imminente spedizione al Mondiale di Brasile.

La prima fase di preparazione, conclusasi ieri, si è concentratta quasi esclusivamente sul piano fisico, con tanta corsa e palestra, oltre ad una criosauna per abituare i calciatori al clima brasiliano.

Tutti aspirano a conquistarsi un posto nei "magnifici 23" che andranno oltreoceano per tentare l'assalto, quantunque difficile, alla quinta Coppa del Mondo, ed in tale contesto è tutto sommato ovvio che l'attenzione di media e tifosi sia calamitata principalmente sui due elementi più talentuosi, a parte SuperMario Balotelli, a disposizione del tecnico di Orzinuovi, vale a dire Giuseppe Rossi ed Antonio Cassano.

Entrambi sono stati preconvocati nonostante provenissero da situazioni particolari (il talento di Bari vecchia non veste la maglia azzurra dall'Europeo 2012, Pepito viene da un grave infortunio patito a gennaio), ma entrambi sembrano ogni giorno che passa più vicini a volare in Sudamerica per la rassegna iridata.

A lasciare intendere le loro ottime possibilità di convocazione è il medico della Nazionale, Enrico Castellacci, che ha parlato della condizione fisica dei due: "Rossi sta abbastanza bene dal punto di vista medico, anche se ovviamente andrà valutato come reagirà ai carichi di lavoro dei prossimi giorni. Per quanto riguarda Cassano, devo dire di averlo trovato molto motivato e fisicamente molto tirato, si allena con impegno ed in teoria può reggere per 90 minuti. Poi, naturalemnte, la decisione sui 23 convocati spetta al ct".

La sensazione è che, per quanto concerne l'eventuale convocazione di Rossi, sarà decisiva la seconda parte della fase di preparazione, che inizierà lunedì dopo i tre giorni di riposo concessi da Prandelli e culminerà nell'amichevole del 31 a Londra contro l'Irlanda. Ieri, poi, in conclusione della prima fase, test antidoping a sorpresa per sei atleti.

Lorenzo Ciccarelli