All'Angelini un protagonista d'eccezione: l'arbitro

Chieti - Civitanovese 0 - 2

16 Novembre 2009   07:47  

Condotta arbitrale vergognosa. Un fischietto proprio stonato all'Angelini, maldestramente inviato in un contesto pronto ed organizzato per realizzare esclusivamente una giornata di sport e solidarietà. Mille spettatori allo stadio per una domenica particolare in una città pronta a vivere insieme emozioni sportive ed allo stesso tempo solidali. Un proposito realizzato purtroppo solo a metà; una grande solidarietà dalla Chieti Calcio per la campagna Telethon promossa dalla BNL, per una raccolta di circa duemila euro; purtroppo un pessimo spettacolo sportivo in campo provocato per la maggiorparte da un personaggio a dir poco irritante: l'arbitro Pannacci di Gubbio. In poco più di venti minuti è riuscito a realizzare tutto insieme il peggio che il repertorio arbitrale degli orrori possa offrire. Dall'invenzione del fallo da cui è partita l'azione del vantaggio ospite, all'assegnazione di un rigore a dir poco dubbio, dalla negazione di un calcio di rigore simile nell'area opposta, alla incredibile successione di ammonizioni ed espulsioni ai limiti della farsa per chiudere con un'umiliante uscita dal campo. Un'orribile sequenza per raccontare l'inconcepibile esibizione e l'accanimento sportivo di un arbitro di calcio verso una squadra. Proprio una bella risorsa per la classe arbitrale, che quando vuole superare i limiti ci riesce in modo egregio; con questi fischietti veramente stridenti, stranamente inviati sui campi di calcio. E dire che la gara, sia sotto l'aspetto tecnico che sportivo, si è svolta in modo anche piacevole in alcuni tratti ed in un clima di vero rispetto. Un rispetto reciproco fra le squadre in campo peraltro sentito e condiviso anche dal pubblico e dalle tifoserie avversarie con striscioni e cori anche congiunti. Una gara sul filo sin dalle prime battute, con ospiti ben messi campo, quadrati e sicuri soprattutto a centrocampo ma inconcludenti fino al 14° minuto del secondo tempo ovvero fino alla rete del vantaggio; solo qualche azione pericolosa non sfruttata e qualche saggio di possesso palla offerto dalla strategia del tecnico Jaconi. Dal Chieti un'insolita imprecisione in difesa dai cardini Mucciante e Ferretti, ma una capacità tecnica insuperabile nelle accelerazioni e nelle verticalizzazioni, per collezionare, in definitiva, le azioni più belle e più pericolose. Gara equilibrata, nonostante le folli decisioni arbitrali; anche in inferiorità numerica e sotto di una rete il Chieti, con gli innesti in attacco di Romano e Mainella, ha saputo mantenere il campo fino alla fine, dando vivacità al gioco e l'impressione di poter recuperare se non addirittura ribaltare il risultato. Proprio nella fase finale di gara, la grande occasione per il pareggio sui piedi di Esposito che, subentrato a Savi, veniva liberato in area e tutto solo sparava forte sul portiere. Occasione fallita, per un pareggio anche meritato, ma purtroppo solo sfiorato. La Civitanovese sul fronte opposto, in un campo oramai liberato e senza avversari, riusciva a segnare la seconda rete e, in un clima oramai surreale, perfino ad esultare, portando a casa il tre punti. Il cammino per il Chieti è ancora molto lungo, gli obiettivi prefissati non sono certamente cambiati dopo la partita; una sconfitta in casa ci può anche stare. Le preoccupazioni che possono emergere sicuramente non sono quelle arbitrali, casi del genere, per fortuna, sono rarissimi. Preoccupazioni sono sicuramente legate allo stato d'animo dei giocatori e soprattutto a quello emotivo dello spogliatoio e della società. Dopo una gara del genere, con una sconfitta e tre espulsioni pesanti a ripetizione, un qualsiasi tecnico o responsabile offrirebbe spazio alle analisi e alle valutazioni. Campobasso è la prossima avversaria; una squadra agguerrita e caricatissima. Gara importantissima per verificare lo stato tecnico ma soprattutto di tenuta psicologica, dopo la batosta casalinga.

Nando Marinucci

 


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