Chi si aspettava una facile vittoria dell'Aquila contro il fanalino di coda Celano sarà rimasto certamente deluso. Per risolvere il derby del "Fattori", infatti, ai rossoblù è servita un'invenzione del centrocampista-goleador Francesco Agnello (giunto al quarto centro stagionale) al 33' della ripresa.
Una rete pesante sia per i padroni di casa, che grazie alla vittoria odierna conservano il quarto posto e tornano a sperare nel terzo, sia per la compagine marsicana, che a questo punto sembra davvero ad un passo dalla retrocessione diretta.
Eppure, fino a quel momento l'enorme divario in classifica tra le due squadre non si era assolutamente evidenziato in campo, con L'Aquila sì più insidiosa e manovriera, ma anche con gli ospiti che spesso e volentieri non hanno lesinato grattacapi all'estremo difensore Testa.
Nel finale, tuttavia, è venuta fuori la maggiore caratura tecnica degli uomini di Ianni che hanno finalmente mandato in porto una vittoria che mancava da quasi un mese e mezzo: una vera e propria boccata d'ossigeno dopo un periodo caratterizzato da diverse voci poco rassicuranti circa l'integrità dello spogliatoio rossoblù.
Per il Celano, invece, si tratta dell'ennesimo scivolone esterno: il gioco continua ad essere discreto, ma se si vuole provare a raggiungere la miracolosa salvezza bisogna fare decisamente di più, anche al cospetto di quelle squadre che lottano per obiettivi molto ambiziosi.
La cronaca. Per scardinare il muro difensivo ospite, mister Ianni si affida al solito 4-3-3: in difesa l’ex di turno Prizio sostituisce lo squalificato Garaffoni, Catinali è il faro del centrocampo, mentre in avanti opera il tridente Improta-Colussi-Piccioni.
Il tecnico Facciolo risponde con un modulo speculare, sebbene più accorto: Bianciardi guida la retroguardia, De Risio è il vertice basso della mediana, Croce –supportato sugli esterni da Luzi e Granaiola- è l’unica punta.
La prima occasione della gara è di marca rossoblù: Catinali innesca Piccioni, ma la sua conclusione trova l’opposizione di Liverani. Dopo diversi minuti di noia, al 25’ il Celano reclama il rigore per un fallo di Calvarese su Luzi, l’arbitro lascia proseguire. Quattro giri di lancette e L’Aquila si rende ancora pericolosa, questa volta con Improta che –servito da Colussi- scocca un tiro disinnescato in corner da Liverani. Il Celano non ci sta e risponde al 42’ con De Risio, il suo bolide dalla distanza impegna severamente Testa.
La ripresa si apre subito con un brivido per il pubblico locale: al 4’ Prizio alleggerisce di testa per il proprio portiere che è costretto agli straordinari per evitare il peggio. Dal 14’ L’Aquila inizia a premere sull’acceleratore e nel giro di pochi secondi crea due nitide palle gol, prima con Agnello (il cui cross per poco non viene deviato in rete dall’estremo ospite) e poi con Catinali che da fuori area fa esplodere un sinistro respinto da Liverani. Break ospite al 19': prodigioso l’intervento di Testa su Granaiola. Ma al 30’ è L’Aquila a sprecare l’impossibile con Cavaliere che a botta sicura e a pochi metri dalla porta cicca clamorosamente il pallone.
E’ il preludio al gol che giunge al 33’: Cavaliere suggerisce per Agnello, il quale in corsa lascia partire un velenoso fendente da fuori area che trafigge Liverani. Di fatto, la gara si chiude praticamente qui: resta solo il tempo per l’espulsione del marsicano Puntoriere a pochi minuti dal termine per un evitabile fallo a centrocampo.
L'AQUILA - CELANO 1 - 0 (0 - 0)
L’AQUILA (4-3-3): Testa 6,5; Simoncini 6, Prizio 5,5 (12’ st Cavaliere 5,5), Ruggiero 6, Calvarese 5,5; Agnello 7, Catinali 6,5 (27’ st Capparella 6,5), Carcione 5,5; Improta 6, Colussi 6 (6’ st Giglio 5,5), Piccioni 6. All: Ianni. A disp: Modesti, Campinoti, Perfetti, Cunzi.
CELANO (4-3-3): Liverani 5; Furno 6, Rapino 5,5, Bianciardi 6, D’Angelo 5,5; Barbetti 6,5, De Risio 6, Mascioli 5,5 (17’ st Amadio 6); Luzi 5,5 (17’ st Puntoriere 5), Croce 6, Granaiola 6 (34’ st Sciamanna sv). All: Facciolo. A disp: Agostini, Ciolli, Funari, Marfia.
ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia 6
RETI: 33’ st Agnello.
NOTE. Spettatori 800 circa. Ammoniti: Carcione (L), Simoncini (L), D’Angelo (C). Espulso al 40’ st Puntoriere (C) per condotta violenta. Angoli: 10-2. Recupero: 0’ pt, 4’ st.
Danilo Rosone