Scritte sul vescovado, nel mirino gli ultras del Teramo

Denuncia contro ignoti di Curia e Comune

07 Maggio 2014   14:05  

Sembrerebbero una risposta a coloro che, nei giorni scorsi, li hanno definiti ultras di sinistra, le scritte rinvenute sui muri del duomo di Teramo ed attribuite  ai sostenitori biancorossi della curva.

Nei giorni scorsi, infatti, su numerosi gionali (tra cui Repubblica) la tifoseria teramana è stata politicamente collocata a sinistra, su posizioni simili a quella del Livorno. Etichetta che, evidentemente, la curva, sempre dichiaratasi apolitica, non ha gradito, decidendo quindi, presumibilmente, di rispondere imbrattando i muri del vescovado con varie scritte, tra cui "Nè neri nè rossi... solo biancorossi. La Repubblica vergogna! Curva est", "La nostra unica politica si chiama Teramo calcio 1913. Giornalista bastardo. Curva est" e "Diffidati con noi".

A seguito dell'accaduto, il Comune ha provveduto a presentare formale denuncia contro ignoti (e la Curia si appresta a fare altrettanto nelle rossime ore), oltre che a far coprire le scritte, mentre la Digos sta indagando ed ha già acquisito alcuni filmati.

Gli stessi giornali hanno inoltre stilato, sulla sponte dei gravissimi episodi dell'Olimpico, una lista dei dieci capi ultras ritenuti più pericolosi, tra cui il teramano Davide Rosci, condannato a sei anni per l'assalto a un blindato durante una manifestazione a Roma e ora candidato nelle liste di Rifondazione comunista alle regionali.

Rosci, tramite il suo avvocato Filippo Torretta, ha chiesto di non essere associato alle scritte sul duomo, "essendo stato inserito nell'articolo solo e soltanto per quanto accaduto nella manifestazione indetta dagli Indignati, e non per la sua passione calcistica".


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