Mondiali 2014, stasera l'ultimo atto: finalissima Germania-Argentina

Chi vincerà: la forza del collettivo tedesco o l'estro di Messi?

13 Luglio 2014   07:02  

Ancora poche ore e sarà finalmente emesso l'ultimo e più atteso verdetto dei Mondiali 2014, ossia chi, tra la Germania e l'Argentina, potrà fregiarsi del titolo di Campione del Mondo per almeno i prossimi quattro anni.

Si tratta della terza finale Mondiale tra le due nazionali. Un'autentica "bella", poiché nei due precedenti la vittoria ha arriso una volta all'una ed una volta all'altra: nel 1986, all'"Azteca" di Città del Messico, si impose 3-2 l'Albiceleste di maradona (rete decisiva di Burruchaga), quattro anni dopo, nel 1990, i tedeschi si presero la rivincita per 1-0 all'"Olimpico" di Roma grazie ad un discusso rigore di Brehme.

Oltre a ciò, nelle due ultime edizioni le strade delle due compagni si sono incrociate per altrettante volte, entrambe ai quarti, ed in ambo i casi ad avere la meglio fu la Mannschaft tedesca: nel 2006 si impose ai rigori (1-1 al 120'), addirittura per 4-0 nel 2010.

A partire dalle 16 locali (le 21 ora italiana, diretta su Rai Uno e Sky) gli occhi dell'intero pianeta saranno dunque puntati sul terreno di gioco del mitico "Maracanà" di Rio de Janeiro, tra le speranze di due interi popoli che da sempre respirano calcio e la cocente delusione dei tifosi brasiliani che avrebbero ovviamente voluto che una delle due contendenti fosse la Seleçao.

La finalissima della 20° edizione della Coppa del Mondo promette di essere nel complesso una gara abbastanza equilibrata: i favori del pronostico pendono probabilmente a favore della Mannschaft, a caccia del quarto alloro (in tal caso, l'Italia sarebbe raggiunta), forse la miglior squadra ammirata durante l'intero arco della rassegna, in particolare per effetto del roboante e clamoroso 7-1 infilitto al Brasile in semifinale, ma tuttavia l'Albiceleste può contare sul giocatore in attività che forse più di chiunque altro è in grado di cambiare il volto di una partita, quel Lionel Messi che ha l'occasione di completare il proprio personale e già ricchissimo palmares con quello che sarebbe il primo alloro con la propria nazionale.

Proprio qui, del resto, sembra risiedere la principale distinzione tra le due finaliste: la Germania fa del collettivo la propria forza, per quanto si tratti di un gruppo composto di fantastici interpreti e completo in ogni reparto, mentre l'Argentina è sinora parsa affidarsi troppo alla verve ed alle invenzioni della "Pulce" del Barça. Non appare un caso, del resto, che le gare dei sudamericani dagli ottavi in poi siano state vinte con estrema fatica, date appunto le deludenti prestazioni del fuoriclasse di Rosario. Oltretutto, la squadra di Sabella si è sinora dimostrata abilissima nel non far esprimere al meglio le avversarie

Altra importante discriminante potrebbe risiedere nel giorno in più di riposo di cui hanno goduto i tedeschi, con gli argentini che, inoltre, hanno sul groppone le scorie fisiche e psicologiche di supplementari e rigori della semifinale con l'Olanda. Un'importante molla mentale, tuttavia, sarà sicuramente la consapevolezza di poter eventualmente conquistare il terzo Mondiale in casa degli storici rivali brasiliani, i quali non a caso tiferanno in grandissima maggioranza per Muller e compagni nonostante la sconfitta di alcuni giorni fa.

Da ambo le parti, ovviamente, l'attesa è ai massimi. Il ct tedesco Joachim Low ha invitato i suoi a giocare come al solito ed a non credere che l'Argentina sia solo Messi, mentre in quanto agli uomini dovrebbe essere confermata in blocco la formazione che ha annichilito i verdeoro, Klose compreso. Il suo collega sudamericano Alejandro Sabella (pronto, a quanto risulta, a dire addio in ogni caso dopo la finale), ricordando l'importanza vitale della sfida ha lasciato intendere di nutrire qualche dubbio sull'impiego del convalescente Di Maria, asserendo che "le riserve saranno sciolte solo all'ultimo momento, in particolare dopo la rifinitura". Al suo posto, eventualmente, sarà reimpiegato Lavezzi.

Chi vincerà? Il pragmatismo misto a bel gioco del collettivo teutonico o l'estro del campionissimo Messi al servizio di un'Argentina meno bella ma estremamamente concreta? Sarà il campo a decretare il verdetto, con un pizzico di Italia a (parzialissima) consolazione del nostro movimento: il direttore di gara, infatti, sarà il nostro connazionale Nicola Rizzoli.

Le probabili formazioni (inizio ore 21 locali)

Germania (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Hummels, Howedes; Schweinsteiger, Khedira; Muller, Kroos, Ozil; Klose.

Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Mascherano, Biglia, Perez; Messi, Higuain, Lavezzi.

Lorenzo Ciccarelli


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