Chieti, grande il rammarico di società e piazza. Da salvare solo l'impegno

05 Maggio 2014   08:33  

Ha lasciato grande amarezza nei cuori di squadra e tifosi, e del resto non avrebbe potuto essere altrimenti, la retrocessione in Serie D del Chieti a seguito del rocambolesco 4-4 casalingo col Foggia e dei risultati sfavorevoli dai campi delle dirette concorrenti per i play-out.

Un esito comunque atteso da almeno una settimana, a seguito della clamorosa debacle di Caserta, che tuttavia non ha impedito che a fine gara l'intero ambiente neroverde si abbandonasse al dispiacere. Primi tra tutti i diretti protagonisti, squadra e dirigenza, talmente rammaricati da non avere nemmeno la forza mentale di presentarsi in sala stampa per la consueta conferenza di fine gara, con il patron Walter Bellia che ha rimandato l'appuntamento tra qualche giorno.

Fuori dallo stadio, durante la partita non è mancata la contestazione dei tifosi della curva, che avevano deciso sin dal giorno prima di non assistere alla contesa, al termine della quale sono stati affiancati nell'espressione del malcontento dai sostenitori della tribuna. Fortunatamente, a parte una piccola scaramuccia tra un sostenitore teatino ed uno foggiano alla fine, la contestazione si è mantenuta sui binari della civiltà.

Quanto alla gara, va sicuramente lodato l'atteggiamento che la squadra ha tenuto almeno fino al 90', prima di farsi raggiungere sul pari dai satanelli probabilmente poich ormai consci che la retrocessione era realtà. Questa può essere di fatto considerata l'unica consolazione della giornata, insieme alla triletta di Riccardo Berardino.

Ora non rimane che rimboccarsi le maniche e cercare di imparare da tali esperienze, lavorando per tornare al più presto nel calcio che conta e che più si confà al pubblico neroverde, la cui contestazione a fine gara può tutto sommato essere vista come una manifestazione di vicinanza alla maglia.

Lorenzo Ciccarelli


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore